RELAZIONI
-
Le interviste di LimpidaMente Miriam
Marino è nata a Napoli, è cresciuta a Roma e vive nel Viterbese
da venti anni. Negli anni Settanta a Pavia, dove viveva all’epoca, ha
contribuito alla nascita di un gruppo editoriale “L’omino turchino”
e nel 1978 ha pubblicato il suo primo romanzo “Non sparate sul pianista”
riguardante le esperienze del movimento del Settantasette. Negli anni
Novanta è stata impegnata nell'associazione di arte contemporanea “Stelle
Cadenti - Artisti per la pace”, ha contribuito all'edizione di libri
collettivi e ha pubblicato testi poetici e il saggio “L’arte, la parola
poetica e il misticismo”. Dal 2008 al 2023 ha pubblicato la raccolta
di articoli “Handala”, il diario di viaggio “Viaggio in Palestina”,
le raccolte di racconti “Gabbie”, “Festa di rovine” e “Palestina terra
di miracoli”, il saggio sull’attivismo femminile palestinese “Con le
unghie e con i denti”, i romanzi “Macerie”, “Il treno”, “Dentro la notte”
e “Alle
porte dell’infinito”. Su quest'ultima opera si concentra
la nostra intervista.
Risposta: «Il romanzo racconta di una serie di personaggi che sono stati traghettati da un treno misterioso verso l'aldilà. Essi non sono consapevoli di essere morti ma lo scopriranno durante il viaggio dopo aver fatto una revisione della loro vita e averne compreso gli errori. Quando giungono a destinazione si trovano in una dimensione astrale strutturata su sette livelli e ognuno di loro, dopo l'accoglienza del loro spirito guida e la visita di parenti e amici già trapassati, verranno condotti al livello che corrisponde al loro stato di coscienza. Scopriranno che la loro vita spirituale continua in modo attivo perché non solo potranno lavorare alla loro evoluzione che continuerà nell'incarnazione successiva, ma potranno anche aiutare la Terra con le loro meditazioni sostenendo le anime incarnate e supportando l'impegno delle persone più consapevoli per un cambiamento necessario alla continuazione della vita sulla Terra e a costruire un mondo più giusto. La Terra è afflitta da molti mali ed è urgente che le persone si sveglino sottraendosi alla manipolazione di una élite che intende controllarle e schiavizzarle a suo vantaggio». Questo romanzo è una storia di fantasia ma cita, per voce dei suoi personaggi, una condizione di vita sulla Terra che appare come una realtà inquietante. Quanto c'è di vero nelle loro affermazioni? «Purtroppo c'è molto di vero. Sebbene i personaggi siano di fantasia la gran parte delle loro affermazioni esprimono la realtà della Terra dove la tecnologia invece di essere d'aiuto tende a disumanizzare e a manipolare le menti, quando non a sostituirsi all'essere umano, a creare realtà virtuali e a far apparire le atrocità della guerra come un gioco al video game. Gli esperimenti sul meteo e sul clima continuano a creare inquinamento ambientale e i cibi sono sempre più avvelemati da pesticidi e privati delle loro qualità e caratteristiche tramite le manipolazioni ogm e tanto altro ci sarebbe da dire. Il futuro della Terra è sempre più incerto e la minaccia nucleare ventilata a ogni piè sospinto. Si spinge la gente a vivere nella paura costante o per un virus o per una guerra o per il cambiamento climatico. In questo modo la vita diventa una trappola dove si può solo soccombere a meno di svegliarsi e reagire». Nel romanzo si afferma che il male del mondo può essere sconfitto attraverso azioni svolte da chi si trova nell'aldilà. Qual'è la sua opinione realistica su queste possibilità? «La mia opinione è che il male della Terra può essere sconfitto dal risveglio delle persone che diventando consapevoli ed esercitando il libero arbitrio reagiscano concretamente al disastro imponendo un cambiamento radicale. Tuttavia credo anche che ci sia sempre un aiuto dall'alto e che le anime disincarnate non stiano a guardare ma che aiutino chi si impegna per guarire la Terra con la loro meditazione e la loro preghiera. Ma è chiaro che non possano fare il lavoro per noi». In considerazione di quanto espresso nel romanzo lei ritiene che possa esserci un lieto fine, nella vita reale, per i drammi e i disagi che affliggono l'umanità? «Io lo spero vivamente, ma vedo anche che ci sono degli elementi che lasciano sperare. Il mondo occidentale imperialista e guerrafondaio è al suo capolinea e purtroppo questo è certificato dalla quantità di oscurità e di male che travolge la Terra, perché quando la belva è morente spara tutte le sue cartucce e vediamo atrocità senza fine come il genocidio di Gaza e il continuo fomentare la guerra in Ucraina. Ma questo non può durare in eterno, prima o poi questo mondo di fango dovrà essere sostituito da qualcosa di meglio e molte già sono le persone che si stanno impegnando per questo. Inoltre l'astrofosica ci parla anche di un cambiamento elettromagnetico della Terra e dell'elevazione delle sue vibrazioni e questo non può che essere un aiuto perché tutto prenda un'altra direzione». Secondo lei, tralasciando l'invenzione letteraria, esiste veramente un aldilà? Lo immagina diverso da come lo ha descritto nel romanzo? «Non ho mai avuto dubbi sul fatto che esistesse un aldilà. Non sono mai stata religiosa, ma il manifestarsi nella mia vita di alcuni fenomeni come le uscite astrali spontanee, la percezione di presenze di entità incorporee ecc. mi hanno indotto a riflettere su questi argomenti anche quando per la mia formazione ne ero lontana e sono giunta alla conclusione che non solo esiste l'aldilà ma esiste anche la reincarnazione e l'evoluzione continua delle anime fino alla fine del ciclo di morti e rinascite e l'accesso ai mondi superiori di luce. Del resto non sono cose nuove e ne parlano da sempre molte filosofie orientali, anche se io vi sono giunta per vie personali. In conclusione l'aldilà che ho descritto nel romanzo è simile a quella che immagino sia realmente». Cosa direbbe ai possibili suoi lettori per invitarli alla lettura di questo libro? Quali messaggi è possibile trovarvi? «Posso dire che chi ha già letto il libro mi ha detto di aver provato un grande senso di pace. Io credo che questo sia un argomento che interessi proprio tutti. Ai possibili lettori direi che farsi una idea di questo passaggio ineludibile è un grande aiuto per vivere serenamente e per non averne più paura e che questo romanzo contiene molti spunti per riuscirci. Anche preso solo come una fantasia è rasserenante, perché poi ci si chiede "E perché non potrebbe essere così?" Il messaggio principale che contiene è che il nostro viaggio non termina con il deterioramento del corpo fisico, che c'è un'altra vita entusiasmante che ci aspetta. ma anche che questa vita spirituale sarà tanto più bella ed esaltante quanto più si sarà fatto pulizia durante la vita terrena di tutti gli inutili fardelli dall'invidia, all'avidità, alla competizione, all'autocommiserazione, ai sensi di colpa, alla mancanza di compassione. Come i personaggi del romanzo bisogna guardare dentro se stessi con spietata obiettività e cercare di cambiare, di migliorarsi, questo gioverà sia al mondo al di quà che a quello aldilà». Prima di questo romanzo lei ha pubblicato altri libri. Quali sono quelli che ritiene più importanti? Quali argomenti ha trattato? «Mi sono concentrata soprattutto sui diritti umani e per questo la maggior parte dei 13 libri che ho pubblicato raccontano della Palestina, della guerra in Iraq , delle varie storture nel mondo. Ognuno di essi è importante per gli argomenti trattati sia che siano romanzi, racconti o saggi. Quelli che mi sembrano più significativi ed incisivi penso siano "Il treno" dove si racconta del viaggio delle anime verso l'aldilà e "Macerie", un romanzo già uscito nel 2014 e ora rieditato da Marcello Baraghini, lo storico editore di Stampa alternativa. Questo romanzo racconta 15 anni di storia palestinese attraverso lo sguardo della protagonista, una giovane di padre israeliano e madre palestinese che accompagna il lettore lungo il suo stesso percorso di coscienza». Quali sono i suoi programmi letterari futuri? «A poca distanza da questo romanzo ne ho pubblicato un altro "Dentro la notte" che racconta attraverso una cronaca familiare i due anni di pandemia ed è uscita una nuova edizione del romanzo "Macerie". Per questo anno sarò molto impegnata nella promozione di questi 3 libri, per l'anno prossimo ho già quasi finito un nuovo romanzo, si chiama "Omer Rivera alla ricerca di se stesso" e parla di uno scrittore che ha smarrito la memoria e cerca la sua storia nei romanzi che scrive». |